Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno una donna su cinque nel mondo è stata vittima di abusi fisici o sessuali nel corso della sua vita.

Statistiche della Banca Mondiale segnalano che, per le donne tra i 15 e i 44 anni, il rischio di subire violenze domestiche o stupri è maggiore del rischio di cancro, incidenti o malaria.

E il numero maggiore è formato da violenze perpetrate da familiari, mariti, padri, o persone appartenenti all’entourage della vittima: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio.

Le analisi degli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è diffusa nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali.

Secondo un’indagine Istat, per la prima volta interamente dedicata al fenomeno della violenza fisica, sessuale, psicologica contro le donne, in Italia sono 6 milioni 743 mila le donne che, tra i 16 e i 70 anni, hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita 5 milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961 mila violenze fisiche (18,8%); circa 1 milione di donne hanno subito stupri (4,8%).

Il 14,3% delle donne all’interno di un rapporto di coppia. Tra le varie forme di violenza figurano le molestie insistenti e gli atti persecutori, meglio conosciuti come stalking.

Questo, secondo i dati raccolti, è stato anticamera per il 40% dei reati di natura sessuale. Oggi il reato di stalking è punito da un minimo di sei mesi ad un massimo di quattro anni di reclusione. L’incidenza delle vittime di sesso femminile è stato l’80,78%, quelle di sesso maschile il 19,22%. Gli autori sono l’83,25% tra gli italiani, il 16,75 tra gli stranieri.